<linearGradient id="sl-pl-stream-svg-grad01" linear-gradient(90deg, #ff8c59, #ffb37f 24%, #a3bf5f 49%, #7ca63a 75%, #527f32)
Loading ...
Q

Contatto per urgenze a pazienti in cura

Presso il nostro centro medico, la qualità della cura è la nostra priorità assoluta.

Se sei in cura presso il nostro poliambulatorio e stai eseguendo una cura e/o sei stato trattato per una patologia e hai bisogno di un contatto urgente, invia subito una richiesta tramite il presente modulo, un nostro profesionista ti contatterà nel tempo più celere possibile.

Paziente(Obbligatorio)
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.

L’articolazione del ginocchio – Gonartrosi – del dott. Galati Roberto

Capire l’articolazione del ginocchio, una delle più grandi e complesse del corpo.

Capire l’articolazione del ginocchio, una delle più grandi e complesse del corpo.

Per capire meglio l’utilità di un intervento di sostituzione totale o parziale del ginocchio, è necessario capire come funziona una articolazione “sana”.

L’articolazione del ginocchio è una delle più grandi e complesse del corpo.

Essa connette il femore, nella sua parte inferiore, alla tibia, alla sua estremità, ed è protetta anteriormente dalla rotula o patella che facilita il lavoro muscolare durante i movimenti di flessione ed estensione.

I grandi legamenti attaccati al femore e alla tibia servono a conferire stabilità, mentre i lunghi muscoli della coscia danno forza al ginocchio.

La cartilagine ricopre tutte le superfici di contatto delle ossa e riveste completamente la rotula, consentendo a tibia e femore a muoversi facilmente e fluidamente nella cavità, facilitandone il reciproco scorrimento

Un ginocchio malato e dolorante presenta generalmente zone in cui la cartilagine risulta erosa in modo parziale o totale. (fig.)

Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali

La causa più frequente è l’osteoartrosi, malattia degenerativa che provoca l’usura delle articolazioni.

Una volta scomparsa la cartilagine le estremità ossee dell’articolazione sfregano l’una contro l’altra, provocando dolore e rigidità articolare. I dolori si manifestano, di norma, dalla mezza età in avanti con sintomi che vanno da un lieve fastidio, al dolore intenso, sino al blocco totale dell’articolazione. Le terapie contro questo tipo di patologia sono mirate, quindi a ridurre il dolore, da una parte, e a restituire motilità all’articolazione, dall’altra.

A seconda se questo processo è limitato ad una sola regione del ginocchio o diffuso a tutta l’articolazione, si sceglie il tipo d’intervento più adeguato.

Protesi totale di ginocchio

Si ricorre alla protesi totale quando la maggior parte dell’articolazione tra tibia e femore è consumata. Questo tipo di protesi è quello più frequentemente utilizzata e che possiede i risultati clinici più consolidati.

Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali


Radiografie in carico con proiezione particolare che evidenzia una grave artrosi di ginocchio bilaterale.

Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali

Protesi parziali (fig.)

Possono interessare uno solo o due di contatto. Naturalmente l’impianto di protesi parziale è meno invasivo rispetto ad una protesi totale e il decorso post-operatorio sarà per il paziente più rapido e meno doloroso.

Negli ultimi 10 anni si è assistito ad una rivoluzione nel campo dei materiali utilizzati nelle protesi, soprattutto per quanto riguarda la loro durata: i materiali oggi non si consumano più come un tempo.

L’impianto è concepito in modo da creare una nuova articolazione funzionale, che impedisca il contatto doloroso tra osso e osso. Il chirurgo potrà decidere se sostituire tutto il ginocchio o solo una parte di esso, a seconda delle condizioni e dell’entità dell’usura che ha colpito il ginocchio.

Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali

Rx ginocchio dx sotto carico, fa vedere come il comparto mediale sia completamente usurato e il femore tocca la tibia e il comparto laterale sia buono.

Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali
Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali

Controllo post-operatorio dopo impianto di mini-protesi con conservazione di entrambi i crociati e il comparto laterale.

Prima di decidere se sottoporti all’intervento chirurgico, sarà fondamentale una visita in cui valuterò:

  • la situazione generale
  • il tuo stato di salute
  • l’effettiva funzionalità del ginocchio, ovvero se ci sono deficit dell’estensione o della flessione, oltre che importanti deviazioni dell’asse in varo o in valgo.
Eiaculazione precoce,Incontinenza urinaria,secchezza vaginale,Emorroidi,dolore pelvico,Ragadi anali

Inoltre, ti chiederò di mostrarmi gli accertamenti effettuati (solitamente le lastre e/o la risonanza magnetica) e, se lo riterrò opportuno, potrò prescriverti ulteriori esami (ad esempio delle radiografie del ginocchio in posizioni particolari).

Se, in seguito a ciò, riterrò necessario operare, ti prospetterò il tipo di intervento e ti spiegherò dettagliatamente cosa fare.

Cosa succede nel periodo che intercorre tra visita ortopedica e intervento.

  • Prima dell’intervento

Prima del ricovero occorre attuare una serie di provvedimenti in modo da giungere all’intervento nelle migliori condizioni possibili.

Qui di seguito vengono riportati i provvedimenti di routine validi in generale. Ogni ospedale, ogni reparto ne varierà la scelta in funzione delle necessità.

Cosa fare prima dell’intervento.

Esami

  • Analisi cliniche generali
  • Radiografie ed eventuali altri esami strumentali
  • Colloquio con l’anestesista per la scelta del tipo di anestesia

Rivalutazione delle terapie in corso

La terapia antiaggregante, anticoagulante e antiinfiammatoria deve essere attentamente rivalutata dall’anestesista in rapporto al rischio vascolare del paziente.

Esercizi

Per prepararsi alla successiva riabilitazione e contribuire a migliorare il risultato dell’operazione. Fare questi tre semplici esercizi per alcuni giorni prima dell’intervento (Fig.)

  • Esercizi di sollevamento delle gambe è utile per rinforzare la muscolatura della gamba: da sdraiarsi si solleva alternativamente prima una gamba poi l’altra, mantenendola sospesa per qualche momento.
  • L’esercizio di estensione aiuta ad allungare i tendini dietro il ginocchio in posizione supina si posizione ino spessore sotto la caviglia e si spinge con forza la coscia e il ginocchio sul materasso.
  • L’esercizio per la circolazione favorisce il ritorno del sangue dalle gambe verso il cuore: in posizione supina si esegue un piccolo movimento delle caviglie alternativamente in su ed in giù; questo esercizio aiuta a prevenire la trombosi profonda, possibile complicanza dell’operatore di cui parleremo più avanti.

Nella Fase preoperatoria, è molto utile eseguire esercizi di ginnastica generale, anche in acqua, di stretching o di allungamenti della schiena, per prevenire il mal di schiena, frequente soprattutto in chi è predisposto, a causa della posizione supina durante il periodo di ricovero, dell’uso di stampelle e della notevole modifica della postura dopo l’intervento.

Dopo l’intervento è opportuno:

  • Indossare le calze compressive
  • Inizia terapia eparina per la prevenzione antitrombo

Dopo l’intervento al ginocchio.

  • È normale sentire un po’ di dolore per tre mesi dopo l’operazione
  • Per i primi tre mesi il ginocchio sarà ancora infiammato per l’operazione
  • Il ginocchio inizierà ad essere normale, compresa di cicatrice, dopo circa 6 mesi

Obiettivi funzionali da raggiungere dopo l’intervento.

  • Già al primo giorno dopo l’intervento inizierà con un macchinario, chiamato kinetec, a piegare gradualmente il ginocchio di pochi gradi ed inizierà a fare i primi passi con due stampelle aiutato con il fisioterapista.
  • Tra il terzo e il quinto giorno inizierà a camminare autonomamente con due stampelle e andare da solo in bagno e a camminare da solo.
  • A 18 giorni circa dall’intervento si potranno togliere i punti di sutura.
  • Dopo 30 giorni, si possono togliere le calze compressive e sospendere l’eparina a bpm
  • Fare esercizi isometrici del quadricipite
  • Dopo 30 giorni, si può togliere una stampella ed iniziare con cyclette
  • Dopo 45 giorni, se sì e sicuri si può camminare senza stampelle
  • Dopo 50 giorni, si può iniziare a guidare l’auto per brevi tratti.